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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano. Al fine di migliorare la padronanza dell'inglese si prevede la possibilità di erogare alcuni seminari di approfondimento in lingua inglese. 
  • Testi di riferimento:
    Testi consigliati da studiare:
    - M. R. Mauro, Diritto internazionale dell'economia. Teoria e prassi delle relazioni economiche internazionali, Napoli, 2019, E.S.I.
    - P. Picone, A. Ligustro, Diritto dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, Padova, CEDAM, 2002, cap. III (parr. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8: pp. 87-131), cap. V (parr. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8: pp. 173-228), cap. VI (parr. 1, 2, 5: pp. 293-299 – 321-335).

    - A. Arena, J. Martire, R. Nocerino, A. Torino, Il codice dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, Napoli, 2008, Editoriale Scientifica

    Eventuali materiali didattici e documentazione caricati sulla piattaforma e-learning a cura del docente.
     
  • Obiettivi formativi:
    L'insegnamento si inserisce nel generale obiettivo di fornire le nozioni fondamentali del diritto internazionale dell'economia, la conoscenza del sistema mondiale di liberalizzazione degli scambi che fa capo al GATT/OMC e della disciplina internazionale relativa agli investimenti stranieri, nonché degli strumenti offerti dall'ordinamento italiano per l'internazionalizzazione dell'impresa.

    Risultati di apprendimento attesi:
    L'insegnamento della prima parte permetterà allo studente di acquisire le conoscenze teoriche necessarie a comprendere il funzionamento dell'ordine economico internazionale e l'azione delle istituzioni multilaterali economiche e finanziarie. La seconda parte permetterà di conoscere il sistema internazionale degli scambi commerciali e di comprenderne le dinamiche fondamentali. Inoltre lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze teoriche acquisite, redigere pareri professionali, risolvere casi concreti relativi a controversie commerciali internazionali utilizzando gli idonei strumenti giuridici. L'insegnamento della terza parte permetterà allo studente di comprendere la disciplina degli investimenti esteri privati diretti, quella degli organismi internazionali attivi nel settore degli investimenti stranieri e degli organismi di controllo. Inoltre lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze teoriche acquisite e di offrire consulenza professionale sulle opportunità, fattibilità, protezione e trattamento degli investimenti stranieri.
    La formazione del Corso di studio in Scienze per l'internazionalizzazione e l'innovazione delle imprese sarà quindi completata, per l'aspetto relativo all'internazionalizzazione, dalle seguenti competenze:

    Conoscenza e capacità di comprensione:
    - conoscere i principali attori e le dinamiche dell'ordine economico internazionale
    - conoscere l'azione delle istituzioni multilaterali economiche
    - conoscere i principali attori e le dinamiche del sistema del commercio internazionale
    - conoscere e saper applicare i principi fondamentali del sistema internazionale di liberalizzazione degli scambi e il regime di deroghe ed eccezioni
    - conoscere le principali istituzioni e organizzazioni internazionali attive nel settore degli investimenti stranieri
    - conoscere, comprendere le norme fondamentali di protezione trattamento degli investimenti e saper applicare i principi e gli strumenti in materia di investimenti esteri
    - conoscere il sistema produttivo italiano e il processo d'internazionalizzazione e saper applicare gli strumenti d'internazionalizzazione.

    Autonomia di giudizio:
    - collegare le norme internazionali, europee e nazionali in materia di liberalizzazione degli scambi e comprendere le interazioni con le altre norme del diritto internazionale relative ai valori non economici;
    - collegare le norme internazionali sugli investimenti con le altre norme di diritto internazionale generale e pattizio riguardanti valori non economici.

    Abilità comunicative:
    - redigere dossier e relazionare su casi concreti in materia di scambi commerciali e investimenti esteri
    - risolvere problemi concreti relativi all'applicazione delle regole sul commercio internazionale e del regime di deroghe ed eccezioni
    - risolvere problemi di concreta realizzazione di investimenti all'estero
    - consigliare gli strumenti internazionali ed interni di incentivazione all'internazionalizzazione delle imprese
     
  • Prerequisiti:
    La conoscenza del diritto internazionale è altamente consigliata al fine del proficuo apprendimento dell'insegnamento.
     
  • Metodi didattici:
    L'insegnamento si struttura in una parte teorica ed una parte pratica così suddivise:
    - lezioni frontali in aula di due ore ciascuna di diritto internazionale dell'economia per un totale di 2 CFU; di diritto del commercio internazionale per un totale di 2 CFU e di disciplina degli investimenti esteri per un totale di 2 CFU;
    - seminari, laboratori e simulazioni di casi pratici da risolvere e tecniche di preparazione e redazione di dossier di approfondimento pratico di due ore ciascuno, realizzati con l'intervento di esperti del commercio internazionale e degli investimenti esteri, per i restanti 6 CFU.
     
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L’esame consiste in una prova orale. Gli argomenti oggetto d’esame riflettono quelli trattati durante l’insegnamento e presenti nel programma.
    La prova orale finale è uguale per frequentanti e per non frequentanti.
    Test parziali di verifica: è prevista la possibilità di una eventuale verifica parziale per facilitare la preparazione dell'esame finale, riservata ai frequentanti. Il voto è in trentesimi.
    RISULTATI DI APPRENDIMENTO:
    a) CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: descrivere, comprendere e saper interpretare le norme che costituiscono il contenuto diritto internazionale dell'economia e le sue caratteristiche distintive rispetto all'ordinamento internazionale.
    b) CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Autonomia di giudizio - saper individuare l'interazione tra le diverse norme sostanziali del diritto internazionale dell'economia, anche collegando i diversi settori (ad es. commercio internazionale e investimenti stranieri)
    - saper individuare e risolvere i conflitti tra norme di contenuto diverso applicabili ad uno stesso caso concreto.
     
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    E-mail: paola.puoti@unich.it
    Gli studenti potranno usufruire di orari di ricevimento dopo le lezioni per chiarimenti, o previo appuntamento con il docente. È inoltre previsto un giorno di ricevimento settimanale, il giovedì, in orario da definire, durante l'intero anno accademico.
    Per ulteriori informazioni consultare il sito del CdS: https://giurinn.unich.it
     

Il corso di 12 CFU, suddiviso in tre parti, ha per oggetto lo studio teorico e l'esame di casi pratici relativi al diritto internazionale dell'economia e dei due settori di cui si quest'ultimo si compone: il diritto del commercio internazionale e la disciplina degli investimenti stranieri. La prima parte (2 CFU) riguarda le nozioni teoriche di base del diritto internazionale dell'economia, quali i soggetti, le fonti, l'istituzionalizzazione dell'ordine economico internazionale e le Istituzioni multilaterali economiche. La seconda parte (6 CFU), affronta l'evoluzione della disciplina del commercio internazionale dal GATT '47 all'attuale sistema convenzionale che fa capo all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Saranno oggetto di studio i principali accordi appartenenti a tale sistema; i principi fondamentali del commercio internazionale e il regime delle deroghe e delle eccezioni; i rapporti tra il sistema GATT/OMC e il diritto internazionale generale e pattizio relativo alla tutela di interessi non economici (non-trade concerns) quali l'ambiente e i diritti umani; l'interazione con i sistemi regionali di liberalizzazione degli scambi, con un focus specifico sul sistema di libera circolazione delle merci che fa capo all'Unione europea; il sistema di risoluzione delle controversie commerciali affidato al Dispute Settlement Body (DSB) e all' Appellate Body (AB); l'adattamento del diritto del commercio internazionale negli ordinamenti dell'Unione europea e italiano.
La terza parte (4 CFU) affronta l'evoluzione della disciplina in materia di investimenti stranieri privati diretti; gli strumenti convenzionali e di soft law applicabili; il ruolo delle imprese multinazionali e i problemi legati alla loro presunta soggettività internazionale e alla loro responsabilità, inclusa la responsabilità sociale delle imprese alla luce del principio dello sviluppo sostenibile; l'azione di organismi internazionali attivi nel settore degli investimenti stranieri quali la MIGA e l'ICSID. Particolare attenzione sarà dedicata anche al processo d'internazionalizzazione delle imprese italiane (istituzioni competenti e strumenti economici, giuridici e finanziari di attuazione).

Rinvio ai programmi dei Moduli A e B

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