• Edizioni di altri A.A.:
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  • Lingua Insegnamento:

    Italiano. Potranno essere organizzati seminari o attività integrative, in lingua inglese, con docenti ed esperti stranieri. 
  • Testi di riferimento:

    STUDENTI FREQUENTANTI
    1. Per la parte generale, appunti e materiali distribuiti dal docente (trascrizioni delle lezioni, slides, sentenze, approfondimenti dottrinali, ecc.).
    2. Per la parte speciale, appunti e materiali distribuiti dal docente. Inoltre, è richiesto lo studio di F. FALATO, Azione penale europea e principi costituzionali, ESI, Napoli, 2023 (solo il terzo capitolo, da p. 203 in poi – circa 75 pagine); E. BIRRITTERI, L’eccezionalismo italiano nella lotta al crimine organizzato: vantaggi, insidie e prospettive della prevenzione antimafia “cooperativa”, in Arch. pen. (web), 2025, 1 (29 pp.). Il saggio è disponibile in open access sul sito della Rivista www.archiviopenale.it.
    STUDENTI NON FREQUENTANTI
    1. M. CERESA GASTALDO, Procedura penale delle società, Giappichelli, V ed., Torino, 2023, integralmente (circa 250 pp.).
    2. F. FALATO, Azione penale europea e principi costituzionali, ESI, Napoli, 2023 (solo il terzo capitolo, da p. 203 in poi – circa 75 pagine.
    3. E. BIRRITTERI, L’eccezionalismo italiano nella lotta al crimine organizzato: vantaggi, insidie e prospettive della prevenzione antimafia “cooperativa”, in Arch. pen. (web), 2025, 1 (29 pp.). Il saggio è disponibile in open access sul sito della Rivista www.archiviopenale.it.
    NB. Tutti gli Studenti, indipendentemente dalla frequenza, dovranno avvalersi di un testo aggiornato del codice di procedura penale, del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e delle norme europee esaminate. Per la consultazione della normativa nazionale è possibile valersi del servizio Normattiva, disponibile gratuitamente in internet e su app. 
  • Obiettivi formativi:

    PRINCIPALI CONOSCENZE ACQUISITE – Al termine del corso, lo studente avrà acquisito una solida conoscenza dei principi che governano l’accertamento di fatti penalmente rilevanti, commessi dalle persone fisiche e/o nell’interesse o a vantaggio dell’ente. Lo studente conoscerà, altresì, le regole di diritto europeo a presidio degli interessi finanziari dell’Unione e avrà acquisito una solida base sulla disciplina di prevenzione applicabile ai soggetti economici.
    PRINCIPALI ABILITÀ ACQUISITE – Al termine del corso lo studente saprà collocare le conoscenze acquisite in ottica interdisciplinare, nella prospettiva di adeguare l’organizzazione dell’ente alle regole sull’accertamento della responsabilità da reato. Così, lo studente saprà orientarsi nella normativa processuale penale (codice di rito, d.lgs. n. 231/2001, TU antimafia, disposizioni unioniste), interpretarla correttamente con approccio critico e ricercare la giurisprudenza pertinente nella prospettiva della migliore risoluzione dei casi concreti. 
  • Prerequisiti:

    Solida conoscenza della Costituzione, della sua struttura e dei suoi principi. La conoscenza dei principi del diritto penale – acquisibile, ad esempio, nel corso di Diritto penale del SEGI o in quello di Elementi di diritto penitenziario della triennale in “Sociologia e criminologia” – facilita la proficua frequentazione del corso.
    Il docente è, comunque, disponibile ad organizzare interventi di recupero e di ripasso sulla base delle richieste degli studenti. 
  • Metodi didattici:

    Il docente alternerà lezioni frontali a momenti di maggiore coinvolgimento degli studenti, chiamati, secondo il metodo PBL (problem based learning) a sviluppare le competenze acquisite nella soluzione di problemi reali dell’attività di impresa. La complementarietà tra le lezioni frontali e il learning by doing consentirà allo studente di acquisire le conoscenze e di maturare le abilità previste.Per gli studenti non frequentanti, il docente è disponibile, sulla base delle richieste degli interessati, ad organizzare momenti di studio collettivo, di ripasso e di approfondimento. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:

    STUDENTI FREQUENTANTI
    1. Una prova scritta, che conta per il 40% del punteggio finale, sui temi della parte generale. Agli studenti sono sottoposte due domande alle quali rispondere senza limiti di spazio, nell’arco di due ore di tempo.
    2. Una prova orale, che conta per il 60% del punteggio finale, che comprende: a) la discussione di un project work che verrà assegnato dal docente durante il ciclo di lezioni. In particolare, lo studente, vestiti i panni del giurista di impresa, spiegherà le linee di un possibile modello organizzativo per un ente le cui caratteristiche (oggetto sociale, organizzazione interna, attività, ecc.) saranno descritte dal docente; b) due domande, di difficoltà progressiva, sui contenuti della parte speciale del programma.
    La prova scritta si svolgerà, indicativamente, entro la prima decade di novembre 2025; la prova orale potrà essere sostenuta in pre-appello (dicembre 2025, prima della pausa natalizia) o in uno qualsiasi degli appelli ufficiali, con l’unica indicazione di completare l’esame entro e non oltre luglio 2026.
    STUDENTI NON FREQUENTANTI
    Per gli studenti non frequentanti l’esame è orale: almeno due domande, di difficoltà progressiva, su tutto il programma. Volendolo, gli studenti possono suddividere la prova in due parziali orali – il primo, sulla parte generale, e il secondo, sulla parte speciale – con l’unica indicazione di completare l’esame entro e non oltre luglio 2026.
    CRITERI DI VALUTAZIONE DI TUTTE LE PROVE (SCRITTE E ORALI) – 1. Conoscenza e comprensione dei contenuti; 2. capacità di sintesi e di collegamento; 3. conoscenza, comprensione e uso del linguaggio specifico. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:

    Il docente è disponibile a seguire studenti nella redazione della tesi di laurea magistrale in Modelli organizzativi e responsabilità d’impresa. Lo studente sarà chiamato ad affrontare uno o più nodi problematici della materia con l’ausilio della giurisprudenza e della dottrina.
    Sia in sede d’esame, sia durante la preparazione della tesi, sarà verificata la conoscenza del dato normativo e la capacità dello studente di orientarsi tra le fonti.  


Il corso mira ad illustrare la disciplina dell’accertamento della responsabilità d’impresa da reato e dei rimedi organizzativi finalizzati ad evitare le conseguenze previste dalla normativa in materia: il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ma non solo.Una prima parte del corso è finalizzata a descrivere la struttura del procedimento penale e a porla a confronto con quella del procedimento per accertare la responsabilità dell’ente.La seconda parte approfondisce specifiche tematiche della giustizia penale economica. Per quest’anno saranno oggetto di studio la disciplina europea a contrasto dei reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione (quindi, la direttiva PIF e il regolamento EPPO) e le regole per l’applicazione di misure di prevenzione nei casi di inquinamento mafioso dell’ambito economico.


Il corso si divide in due moduli di durata equivalente.
PARTE GENERALE: INTRODUZIONE AL DIRITTO PROCESSUALE PENALE (24 ore)
Sempre con primario riferimento al caso dell’ente coinvolto nell’indagine e nel processo su un illecito da reato, si inquadreranno principi e regole relativi all’accertamento penale. Saranno, quindi, oggetto di costante analisi e confronto il codice di rito penale e il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
La cornice costituzionale del procedimento penale – Il giusto processo – Modelli (inquisitorio e accusatorio) – Le fasi del procedimento penale (10 ore).
La funzione esplorativa delle indagini preliminari – Principi generali in materia cautelare – Archiviazione e azione penale L’udienza preliminare (6 ore).
Riti alternativi (2 ore).
Il giudizio (e, in particolare, l’acquisizione della prova testimoniale) – Principi generali sulle impugnazioni (6 ore).
È prevista la presenza degli studenti ad udienze penali davanti al tribunale di Pescara e lo studio di uno o più fascicoli processuali.
PARTE SPECIALE: LA TUTELA DEGLI INTERESSI FINANZIARI DELL’UNIONE E IL CONTRASTO ALL’IMPRESA SOCIALMENTE PERICOLOSA (24 ore)
Si approfondiranno alcuni temi specificamente legati alla responsabilità dell’ente (e dell’imprenditore) per fatti di rilievo penale, conciliando la prospettiva nazionale con quella europea.
La responsabilità degli enti nel panorama europeo – La direttiva PIF – Il ruolo di EPPO nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea – EPPO e accertamento del reato secondo le regole interne (6 ore).
La soluzione italiana: il reato commesso “nell’interesse o a vantaggio” dell’ente – Modelli organizzativi e organismi di vigilanza – Il contributo dell’I.A. nella compliance; bias cognitivi, I.A., internal investigations​​​​​​​ e accertamento del fatto (6 ore).
Il contrasto all’impresa socialmente pericolosa e la valorizzazione delle imprese benefit – Impresa pericolosa e impresa mafiosa: il processo Aemilia – Gli strumenti di prevenzione: interdittiva prefettizia, amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche delle aziende e controllo giudiziario delle aziende (12 ore).
Il corso si concluderà con un processo simulato. Gli studenti saranno divisi in tre gruppi (giudici, accusa e difesa) e lavoreranno su un "processo 231", ossia su un caso che coinvolge tanto un ente, quanto i suoi apicali.
NB. Per il mese di gennaio 2026 è previsto un convegno di studi in tema di bias cognitivi nella fase di accertamento del reato. Il tema è di sicura utilità anche per gli studenti del corso e, per questo, viene inserito tra le attività didattiche dell'insegnamento.

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