• Edizioni di altri A.A.:
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  • Lingua Insegnamento:

    Italiano o inglese (se sono presenti studenti stranieri) 
  • Testi di riferimento:

    Roccella-Treu, Diritto del lavoro nell'Unione europea, Cedam-Kluwer, 2024  e Perulli-Brino, Diritto internazionale del lavoro, Giappichelli, 2024. 
  • Obiettivi formativi:

    Il corso mira a far acquisire una solida conoscenza delle fonti internazionali ed europee in materia di lavoro, con particolare riguardo al fenomeno dell'internazionalizzazione dell'impresa e delle regole del lavoro che è tenuta a osservare al di fuori dei confini dello Stato in cui ha la sede sociale. Particolare attenzione è riservata alla nuova direttiva europea sugli obblighi di due diligence dei diritti umani, applicabile alle imprese europee ed extraeuropee di grandi dimensioni, alle loro filiali e catene di fornitura ovunque situate nel mondo. La direttiva 2024/1760 trasforma in obbligo cogente quanto era sinora previsto da fonti internazionali di soft law, prevedendo meccanismi sanzionatori in caso di inosservanza delle regole basate sulla gestione dei rischi, con particolare riguardo alla violazione dei diritti umani sul lavoro.  
  • Prerequisiti:

    Non sono richiesti specifici pre-requisiti. 
  • Metodi didattici:

    Il metodo didattico si basa su lezioni frontali della docente, con presentazione di casi giurisprudenziali,  discussione in aula e presentazione da perte degli studenti di casi di studio. Oltre ai manuali, la docente fornisce materiali didattici e documenti sulla pagina elearning del corso. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:

    Le modalità di verifica dell'apprendimento implicano una valutazione della partecipazione attiva dello studente durante il corso, della presentazione di almeno un caso di studio individuale o di parte di un caso di studio collettivo, dell'esito dell'esame orale a fine corso in cui attraverso alcune domande viene valutata la capacità di inquadramento sistematico degli argomenti chiesti,  il possesso di  linguaggio tecnico adeguato, l'interesse e la capacità di approfondimento dimostrata anche attraverso lo studio di caso presentato in aula. La votazione è espressa in trentesimi, con voto compreso tra 27 e 30/30 per un risultato buono, tra 24 e 26/30 per un risultato discreto, tra 20 e 23/30 per un risultato sufficiente e tra 18 e 19 per un risultato appena sufficiente. L'attribuzione della lode premia un risultato ottimo (30 e LODE). 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:

    Il corso di studio di Diritto transnazionale del lavoro anche nell'A.A.  2025-26 beneficierà di un Blended Intensive Program (BIP) ErasmusPlus assegnato alla docente, con la partecipazione di professori e studenti di università europee presso la sede di Pescara. La partecipazione al BIP è volontaria e comporta l'assegnazione di 3 CFU. 


Il corso di Diritto transnazionale del lavoro tratta le fonti internazionali e eurounitarie del lavoro, distinguendo tra soft law e hard law, illustrando i meccanismi di elaborazione delle norme internazionali, in particolare in seno all'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e i meccanismi di supervisione e monitoraggio della loro applicazione, con particolare riguardo alle convenzioni fondamentali. Il corso sviluppa un parte rilevante sul Diritto sociale europeo, trattando in particolare il tema delle competenze dell'Unione in materia sociale (libera circolazione, distacco transnazionale, parità di trattamento uomo-donna, dialogo sociale europeo e diritti collettivi di informazione, consultazione, partecipazione, divieti di discriminazione nel lavoro, salario minimo adeguato, disciplina dei lavoratori delle piattaforme digitali, obblighi di due diligence dei diritti umani e di tutela dell'ambiente per le grandi imprese e le loro catene di attività.


Il programma esteso riguarda: Storia e caratteristiche dell'ILO (tripartitismo); fonti internazionali del lavoro: convenzioni e raccomandazioni; le convenzioni fondamentali e il loro particolare status come Diritti fondamentali del lavoro; il sistema di supervisione e monitoraggio dell'OIL; la Dichiarazione tripartita sulle multinazionali e le Linee guida dell'OCSE indirizzate alla multinazionali; i Principi guida delle Nazioni unite su imprese e diritti umani; la contrattazione nelle imprese multinazionali e i Transnational Company Agreements (TCAs); Il diritto sociale europeo nei Trattati e nelle fonti derivate; la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e il suo valore giuridico come fonte primaria; la giurisprudenza della Corte di giustizia (ricorso pregiudiziale e procedure di infrazione); in part. la libera circolazione dei lavoratori, la libera circolazione dei servizi e il distacco transnazionale; libertà economiche e diritti sociali fondamentali: la giurisprudenza delòla CG; la direttiva su salari minimi adeguati e il ricorso di Danimarca e Svezia alla CG; parità di trattamento e divieto di discriminazione uomo-donna nel lavoro; la trasparenza retributiva e la lotta al gender pay gap; il lavoro tramite piattaforme digitali; il regolamento sull'IA e la gestione algoritmica del lavoro; il dialogo sociale europeo; i diritti di informazione consultazione e partecipazione nell'impresa; la direttiva sulla corporate sustainability due diligence in materia di diritti umani, ambiente e clima.

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