Il corso mira ad illustrare la disciplina dell’accertamento della responsabilità d’impresa da reato e dei rimedi organizzativi finalizzati ad evitare le conseguenze previste dalla normativa in materia: il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ma non solo.Una prima parte del corso è finalizzata a descrivere la struttura del procedimento penale e a porla a confronto con quella del procedimento per accertare la responsabilità dell’ente.La seconda parte approfondisce specifiche tematiche della giustizia penale economica. Per quest’anno saranno oggetto di studio la disciplina europea a contrasto dei reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione (quindi, la direttiva PIF e il regolamento EPPO) e le regole per l’applicazione di misure di prevenzione nei casi di inquinamento mafioso dell’ambito economico.
Il corso si divide in due moduli di durata equivalente.
PARTE GENERALE: INTRODUZIONE AL DIRITTO PROCESSUALE PENALE (24 ore)
Sempre con primario riferimento al caso dell’ente coinvolto nell’indagine e nel processo su un illecito da reato, si inquadreranno principi e regole relativi all’accertamento penale. Saranno, quindi, oggetto di costante analisi e confronto il codice di rito penale e il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
La cornice costituzionale del procedimento penale – Il giusto processo – Modelli (inquisitorio e accusatorio) – Le fasi del procedimento penale (10 ore).
La funzione esplorativa delle indagini preliminari – Principi generali in materia cautelare – Archiviazione e azione penale L’udienza preliminare (6 ore).
Riti alternativi (2 ore).
Il giudizio (e, in particolare, l’acquisizione della prova testimoniale) – Principi generali sulle impugnazioni (6 ore).
È prevista la presenza degli studenti ad udienze penali davanti al tribunale di Pescara e lo studio di uno o più fascicoli processuali.
PARTE SPECIALE: LA TUTELA DEGLI INTERESSI FINANZIARI DELL’UNIONE E IL CONTRASTO ALL’IMPRESA SOCIALMENTE PERICOLOSA (24 ore)
Si approfondiranno alcuni temi specificamente legati alla responsabilità dell’ente (e dell’imprenditore) per fatti di rilievo penale, conciliando la prospettiva nazionale con quella europea.
La responsabilità degli enti nel panorama europeo – La direttiva PIF – Il ruolo di EPPO nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea – EPPO e accertamento del reato secondo le regole interne (6 ore).
La soluzione italiana: il reato commesso “nell’interesse o a vantaggio” dell’ente – Modelli organizzativi e organismi di vigilanza – Il contributo dell’I.A. nella compliance; bias cognitivi, I.A., internal investigations e accertamento del fatto (6 ore).
Il contrasto all’impresa socialmente pericolosa e la valorizzazione delle imprese benefit – Impresa pericolosa e impresa mafiosa: il processo Aemilia – Gli strumenti di prevenzione: interdittiva prefettizia, amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche delle aziende e controllo giudiziario delle aziende (12 ore).
Il corso si concluderà con un processo simulato. Gli studenti saranno divisi in tre gruppi (giudici, accusa e difesa) e lavoreranno su un "processo 231", ossia su un caso che coinvolge tanto un ente, quanto i suoi apicali.
NB. Per il mese di gennaio 2026 è previsto un convegno di studi in tema di bias cognitivi nella fase di accertamento del reato. Il tema è di sicura utilità anche per gli studenti del corso e, per questo, viene inserito tra le attività didattiche dell'insegnamento.
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