• Edizioni di altri A.A.:
  • 2019/2020
  • 2020/2021

  • Lingua Insegnamento:
    Il corso di Diritto internazionale ed europeo del lavoro si svolge in Italiano, ma alcune lezioni o seminari di approfondimento sono svolti in Inglese. 
  • Testi di riferimento:
    Testi consigliati da studiare:
    A scelta tra:
    M. Roccella, T. Treu, Diritto del lavoro dell’Unione europea, 7 ediz., Wolters Kluwer/Cedam, 2019.
    E. Balletti, F. Carinci et alii, Diritto del lavoro dell’Unione europea, Giappichelli, 2018.
    E tra:
    V. Brino, A. Perulli, Manuale di diritto internazionale del lavoro, 2 ediz., Giappichelli, 2015 o il più aggiornato:
    V. Brino, A. Perulli, International Labour Law Handbook, Giappichelli, 2018 (versione e-book)
    G. Casale, Fondamenti di diritto internazionale del lavoro, Giappichelli, 2018.

    Letture di approfondimento consigliate:

    F. Guarriello, C. Stanzani (a cura di), Sindacato e contrattazione nelle multinazionali, F. Angeli, 2018, anche e-book in Inglese : F. Guarriello, C. Stanzani (eds.), Trade Union and Collective Bargaining in Multinationals, F. Angeli, 2018.
    S. Giubboni, Diritto del lavoro europeo. Una introduzione critica, Cedam-Wolters Kluwer, 2017.

    Ulteriori materiali didattici e documentazione saranno caricati sulla piattaforma e-learning a cura del docente. 
  • Obiettivi formativi:
    Gli obiettivi formativi del corso sono di fornire conoscenze sul quadro normativo internazionale ed europeo in materia di lavoro per consentire allo studente di avere consapevolezza degli obblighi giuridici gravanti sulla impresa che opera nella dimensione transnazionale riguardo ai diritti riconosciuti ai propri dipendenti o a lavoratori di imprese di fornitura e subappalto legati da rapporti contrattuali con l’impresa committente. La globalizzazione economica, i processi di delocalizzazione produttiva in paesi con costo del lavoro più basso e l’utilizzo di tecnologie digitali consentono all’impresa di utilizzare il lavoro attraverso forme di delocalizzazione ed esternalizzazione, nonché con modalità a distanza. Lo studente è quindi sollecitato a rinvenire gli strumenti normativi applicabili a situazioni complesse e a verificare, attraverso lo studio di casi e la diretta testimonianza di soggetti che operano su scala transnazionale, problemi e soluzioni giuridiche e organizzative adeguate.
    Risultati di apprendimento attesi:
    L'insegnamento permette di acquisire le conoscenze teoriche necessarie a comprendere il funzionamento del sistema di fonti multilivello in materia di lavoro, di distinguere le modalità di ragionamento giuridico delle diverse Corti e organi para giurisdizionali, di verificare il campo di applicazione delle diverse normative euro-unitarie (tra quelle applicabili a tutti i datori di lavoro, o solo alle imprese di dimensione transnazionale, o solo alle imprese che adottano determinati modelli societari, o alle imprese con una certa soglia occupazionale, ecc.) e delle fonti di soft-law internazionali o sovranazionali indirizzate alle imprese, di verificare nella pratica i diversi modelli applicativi di CSR, di conoscere le principali organizzazioni rappresentative degli interessi delle imprese e del lavoro su scala sovranazionale e le loro logiche di azione.
    L’insegnamento di Diritto internazionale ed europeo del lavoro favorisce altresì l’acquisizione delle seguenti competenze:
    Conoscenza e capacità di comprensione:
    - conoscere i principali attori e le dinamiche dell’impresa e del lavoro nella dimensione transnazionale
    - conoscere l'azione delle istituzioni internazionali, sovranazionali ed euro unitarie in materia di diritti sociali, sia attraverso l’emanazione di strumenti di diritto cogente, che attraverso strumenti di soft law
    - conoscere e saper applicare i diritti sociali fondamentali alla luce della giurisprudenza internazionale e comunitaria
    Autonomia di giudizio:
    - collegare le norme internazionali, europee e sovranazionali in materia di diritti sociali con il riconoscimento delle libertà economiche dell’impresa
    - collegare le forme di compliance legate alla CSR al rispetto dei core labour standard dell’OIL in tutti i paesi di insediamento e nelle supply chains delle imprese multinazionali
    -comprendere le informazioni di carattere economico-finanziario e non fornite dalle direzioni d’impresa
    Abilità comunicative:
    - redigere dossier e relazionare su casi concreti
    - risolvere problemi concreti relativi all'applicazione di regole a carattere vincolante e non vincolante
    - saper acquisire ed esporre in modo chiaro informazioni rilevanti circa il comportamento tenuto da imprese e da sue filiali o imprese di fornitura 
  • Prerequisiti:
    La conoscenza del Diritto del lavoro è consigliata al fine del proficuo apprendimento dell'insegnamento. 
  • Metodi didattici:
    L'insegnamento si svolge attraverso lezioni frontali interattive, nelle quali il docente illustra temi e problemi oggetto di trattazione, anche attraverso la previa distribuzione di casi e materiali, sollecitando reazioni e prese di posizione argomentate. In particolare, gli studenti sono chiamati a relazionare su casi giudiziali, accordi collettivi transnazionali, codici di condotta e a istruire specifici dossier sulla base di casi presentati e discussi in aula. Una parte del corso è svolta attraverso seminari di approfondimento e testimonianze di esperti, parti sociali, imprese che operano nella dimensione transnazionale.
    La frequenza alle lezioni è consigliata. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica dell’apprendimento avviene di norma con una prova orale, nella quale vengono rivolte allo studente 3-4 domande, volte a verificare l’acquisizione delle conoscenze fondamentali della materia trattata; la capacità di inquadramento sistematico; la proprietà di linguaggio e la padronanza di termini tecnici; la capacità di collegare tra loro vari argomenti; la capacità di analisi critica.
    Nei casi in cui lo studente relazioni in aula su un lavoro di ricerca e analisi di dati e documenti, di tale lavoro individuale o di gruppo si tiene conto ai fini della verifica dell’apprendimento, limitando la prova orale a due sole domande di carattere generale. La votazione finale è espressa in trentesimi e la verifica è positivamente superata con il voto minimo di 18/30. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Gli studenti possono contattare il docente negli orari di ricevimento settimanali e, in ogni caso, via e-mail all’indirizzo istituzionale: fausta.guarriello@unich.it
    Il programma del corso è visionabile sul sito: https://giurinn.unich.it 

L’insegnamento di Diritto internazionale ed europeo del lavoro ha per oggetto lo studio del Diritto del lavoro nella dimensione sovranazionale e transnazionale, con particolare riguardo al sistema multilivello delle fonti internazionali, sovranazionali ed euro-unitarie, e della tutela giudiziaria dei diritti sociali apprestata dalle Corti internazionali ed europee e da organismi para-giurisdizionali. I temi selezionati riguardano gli obblighi gravanti sull’impresa, derivanti da norme internazionali o sovranazionali, rispetto al lavoro alle dirette dipendenze o somministrato attraverso forme di esternalizzazione, con particolare riguardo alle supply chains e al lavoro prestato tramite piattaforme digitali. In particolare, il Corso tratta: i diritti sociali fondamentali e la giurisprudenza delle Corti; la libera circolazione dei lavoratori e il distacco transnazionale; i divieti di discriminazione; l’Agenda sul lavoro dignitoso; la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione collettiva; il dialogo sociale e la contrattazione collettiva europea e transnazionale; lo sciopero e il contemperamento con le libertà economiche fondamentali; i comitati aziendali europei e gli obblighi di informazione e consultazione sull’andamento economico dell’impresa e su informazioni a carattere non finanziario; i modelli di partecipazione dei lavoratori negli organi di gestione o vigilanza della Società europea (SE). Il corso tratta inoltre il tema della Corporate Social Responsibility (CSR) che le imprese, in particolare multinazionali, adottano in via volontaria sulla base di strumenti di soft law, quali il Global Compact delle Nazioni Unite, le Linee guida OCSE, la Dichiarazione tripartita dell’OIL, i Principi-guida dell’ONU su imprese e diritti umani, attraverso carte e codici di condotta unilaterali, ovvero tramite accordi-quadro internazionali negoziati con i sindacati internazionali, che prevedono forme di monitoraggio e di valutazione del comportamento delle imprese in tutti i paesi di insediamento e nei rapporti commerciali con le imprese di fornitura e subappalto (global supply chains). Particolare attenzione verrà dedicata all'impatto del COVID-19 sul lavoro e sulle catene di fornitura globali nelle fonti internazionali ed europee (SURE).

-Fonti e organismi internazionali specializzati in materia di lavoro
-La diversa tipologia di fonti: in part. fonti vincolanti e non vincolanti
-I core labour standard e le convenzioni fondamentali dell’OIL: in part. su libertà sindacale, contrattazione collettiva, divieto di lavoro minorile, lavoro forzato, discriminazioni
-Gli organi di supervisione e controllo dell’attuazione del diritto internazionale del lavoro
-I diritti sociali fondamentali e la loro applicazione tramite le Corti o gli organi para giurisdizionali
-La dimensione sociale nei Trattati istitutivi della Comunità europea e la sua evoluzione
-Libera circolazione e distacco transnazionale dei lavoratori
-Divieti di discriminazione e obblighi di parità di trattamento
-l’Agenda per il lavoro decente
-Il dialogo sociale europeo e la contrattazione collettiva transnazionale
-I diritti di informazione e consultazione nell’impresa. La partecipazione nella SE
-L’adozione di forme di CSR e le attività di monitoraggio e valutazione della sua attuazione
-Gli accordi-quadro delle imprese multinazionali

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